Il costo al metro quadro
Indicativamente, il prezzo per un intervento di insufflaggio si muove all’interno di un intervallo che va da 20 a 60 euro al metro quadrato. Si tratta di una stima molto ampia e approssimativa, che serve solo come riferimento iniziale: ogni progetto va valutato singolarmente, con un sopralluogo tecnico e un calcolo preciso.
Piccola parentesi: più che un costo è un investimento
Molto spesso si parla di “quanto costa fare l’insufflaggio”, ma in realtà sarebbe più corretto considerarlo un investimento a tutti gli effetti. L’isolamento termico realizzato in modo corretto permette di ridurre drasticamente le dispersioni di calore in inverno e l’ingresso del caldo in estate. Il risultato è un miglioramento immediato del comfort abitativo e una riduzione significativa delle bollette energetiche.
Con il passare del tempo, il risparmio ottenuto sull’energia consente di recuperare l’importo speso per l’intervento. Inoltre, l’abitazione acquisisce un valore aggiunto in termini di classe energetica e mercato immobiliare. Ecco perché l’insufflaggio non dovrebbe essere visto come una spesa, ma come un intervento intelligente per il benessere quotidiano e la valorizzazione dell’immobile.
Fattori che influenzano il costo dell’insufflaggio
1. Tipo di materiale isolante
Il materiale scelto incide notevolmente sul prezzo finale. Tra i più utilizzati per l’insufflaggio troviamo:
- Lana minerale, materiale resistente, traspirante e ignifugo, adatto sia per sottotetti che per intercapedini murarie.
- Cellulosa, materiale naturale con buone prestazioni termiche e acustiche, particolarmente adatto a muri con intercapedine ampia.
Ogni materiale ha vantaggi e svantaggi: la scelta deve essere fatta in base alla struttura da isolare e alle condizioni ambientali dell’edificio.
2. Superficie da isolare
La dimensione totale dell’area da trattare ha un impatto diretto sul costo dell’intervento. Tuttavia, è importante sapere che, all’aumentare della superficie, il prezzo al metro quadro tende generalmente a ridursi, grazie all’ammortamento dei costi fissi.
In altre parole, isolare un intero sottotetto o più pareti perimetrali è più conveniente, in proporzione, rispetto a isolare una singola parete.
3. Accessibilità dell’area di intervento
L’insufflaggio richiede un accesso diretto alla cavità da riempire. In caso di sottotetti, la presenza di una botola ispezionabile semplifica il lavoro. Se invece l’accesso è limitato o l’ambiente è ingombro, potrebbero essere necessarie operazioni aggiuntive che influiscono sui tempi e quindi sul costo.
Lo stesso vale per le intercapedini murarie: la presenza di mobili fissi, impianti elettrici o ostacoli interni può complicare il lavoro e aumentare i tempi di esecuzione.
4. Età e caratteristiche dell’edificio
Negli edifici costruiti prima degli anni ’90 è più probabile trovare intercapedini vuote e sottotetti non isolati, perfetti per un intervento con insufflaggio. Al contrario, nelle costruzioni più recenti potrebbero già essere presenti materiali isolanti, oppure le intercapedini potrebbero essere troppo strette o non accessibili.
La verifica preventiva con strumentazione specifica (come videocamera endoscopica o termocamera) permette di valutare la fattibilità e pianificare l’intervento nel modo corretto.
5. Tipologia di struttura (pareti vs sottotetto)
Isolare un sottotetto aperto con materiale sfuso insufflato in orizzontale è generalmente più veloce rispetto all’insufflaggio verticale delle pareti, che richiede forature, analisi puntuali e maggiore precisione nella distribuzione.
Il costo può quindi variare anche in base alla complessità tecnica dell’intervento richiesto