Il requisito principale: la ristrutturazione
Per poter accedere al bonus tetti 2025 e alle detrazioni fiscali IRPEF, è necessario che l’intervento riguardi la ristrutturazione, come già previsto negli anni precedenti.
Sono quindi esclusi tutti gli interventi di nuova costruzione, che non rientrano in questa tipologia di agevolazione.
Se devi costruire la tua prima casa, puoi usufruire dell’IVA agevolata al 4%, attualmente l’unico incentivo previsto per le nuove costruzioni.
Distinzione tra prima casa e altri immobili
Nella legge di bilancio 2025, la detrazione per il rifacimento del tetto varia in base alla tipologia dell’immobile:
- Prima casa: detrazione del 50% con un limite massimo di spesa di 96.000€
- Altri immobili: il limite di spesa rimane invariato, ma la detrazione scende al 36%
Queste detrazioni non si applicano solo ai lavori di rifacimento del tetto, ma anche ad interventi di ristrutturazione edilizia e restauro.
Facciamo un esempio con la prima casa
Se devo rifare il tetto della mia abitazione principale e l’intervento costa 12.000€, potrò portare in detrazione il 50%, ovvero 6.000€.
Questi 6.000€ verranno restituiti in 5 anni tramite il modello 730, detraendoli dalle tasse IRPEF sul mio stipendio.
E per gli altri immobili?
Se il rifacimento della copertura riguarda una seconda casa o un altro immobile, la detrazione sarà inferiore.
Sempre con un costo di 12.000€, la detrazione sarà pari al 36%, ovvero 4.320€.
Quali sono gli interventi specifici?
Gli interventi agevolabili includono:
- Rifacimento del manto
- Sostituzione delle travi
- Modifica della pendenza
- Sostituzione delle tegole
- Rifacimento dell’intera copertura
Privati e aziende: cosa cambia?
Per i privati, abbiamo già visto come funziona il bonus.
Per le aziende, il discorso è analogo: è possibile richiedere l’agevolazione sia come persona fisica che come impresa.